sabato 15 marzo 2014

Anime Blues (Mississippi Fred McDowell)

Il campo di cotone era stato ripulito dalla gramigna. Fred, Fred McDowell, era fermo ai bordi ancora in tuta da lavoro, immerso nella canicola di luglio e guardava in un punto indefinito l’orizzonte. Ad un tratto, sentì urlare il suo nome, si girò e vide che il suo vicino di casa Lonnie Young correva verso di lui. Si era sparsa la voce che quel bianco, venuto dal nord con un registratore a bobine, stesse cercando artisti locali da registrare per l ’Atlantic Records. Lonnie informò Fred della cosa e i due si misero in cammino frettolosamente.McDowell passò da casa, prese la chitarra acustica, chiamò sua zia Fanny Davis che suonava il kazoo ed insieme si presentarono al cospetto di quel tizio che di nome faceva Alan e di cognome Lomax. Era il 1959.
Tu mi fai debole e mi fai gemere”. Mississippi McDowell sputava fuori le parole di quella canzone, intanto che la strada si inerpicava vertiginosamente. Il vento improvviso fece sbandare l’auto che recuperai con un colpo fulmineo di sterzo. Come avremmo fatto ad incastrare le nostre vite, se le cose che ci dividevano erano più che quelle che ci univano? ”il blues è soltanto una donna nei pensieri di un uomo, il blues è soltanto un dolore dentro al cuore di un uomo.”Cosa ci saremmo detti con il passare del tempo? Lei si prendeva solo ciò che le interessava di me, ma io ero anche un altro perchè, come tutti, avevo un altro volto che a lei non interessava conoscere. A questo punto non restava che andarmene ancora una volta, non potevamo seguitare a farci del male. Mi chiesi, allora, per quale ragione non riuscissi a trovare mai niente, che guarisse il mio silenzio ed il freddo che mi portavo dentro. Non me lo sarei mai perdonato, non avrei mai accettato di contrabbandare le mie pene in cambio di un tetto e di un pasto caldo. Desideravo esprimerle la mia anima, senza che nulla me lo impedisse. Volevo dirle che ero malato d’amore, che anch’io avevo quel sogno oscuro di salvare qualcosa. Avrei voluto parlarle, dirle cosi tante cose che, alla fine, come sempre, non dissi nulla.(Cacciatori D'Anime tratto da Viaggiatori Nella Notte)

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